Il dolore ai piedi è relativamente comune e può essere causato da diverse situazioni e patologie: possiamo sentire sia dolore nella parte superiore del piede che nell’ arco interno o sotto le dita. Altre volte è un dolore che si prova quando si appoggia il piede a terra, oppure è un fastidio che si presenta soprattutto al risveglio. Per questa serie di motivi, alla base di un dolore ai piedi ci può essere sia un’unica causa specifica sia un insieme di concause.

 

Possibili Cause

Come e quando si verifica il dolore al piede ed il punto esatto del fastidio sono gli indizi principali di quelle che possono essere le cause. Quando c’è dolore, il corpo reagisce cambiando il modo in cui si muove o funziona nel tentativo di ridurre il più possibile il dolore: per questo motivo, queste compensazioni e cambiamenti biomeccanici causare ulteriori lesioni al piede od ad altre parti del corpo, arti inferiori o colonna vertebrale.

Fascite plantare

Se il dolore è localizzato sul tallone, estendendosi a volte anche su tutta la pianta del piede, ci potremmo trovare difronte ad una fascite plantare. La fascite plantare è un’irritazione o un’infiammazione della fascia di tessuto connettivo che collega le dita dei piedi all’osso del tallone. Di solito il dolore è più intenso al mattino ed al risveglio, e diminuisce dopo aver fatto qualche passo.

Spina calcaneare

Gli speroni calcaneari sono un’altra fonte di dolore ai piedi: si tratta di escrescenze anormali di osso sul fondo del tallone. Possono formarsi indossando scarpe non adeguate per periodi prolungati oppure svilupparsi in seguito ad una postura anormale ed a microtraumi ripetuti al piede, come quelli che derivano da attività come la corsa. Le spine calcaneari possono causare dolore ai talloni sia mentre si cammina che mentre si sta in piedi.

Metatarsalgia

La metatarsalgia è un’infiammazione nella parte inferiore e frontale del metatarso, nell’avampiede.  Il dolore solitamente peggiora quando si cammina e si riduce con il riposo. La metatarsalgia è una conseguenza dell’eccessivo stress sopportato dall’avampiede: un piede troppo piatto, troppo cavo o un difetto nella postura può creare un sovraccarico difficile da gestire per il corpo, che aumenterà il peso da sopportare da parte dell’avampiede. 

 Il trattamento conservativo è diverso a seconda dell’origine della metatarsalgia ed è spesso sufficiente per ridurre il dolore. La fisioterapia permette di migliorare l’elasticità dei muscoli del polpaccio e di ridurre gli squilibri muscolo-tendinei. 

Neuroma di Morton

Il neuroma di Morton è una patologia che provoca un ispessimento del tessuto attorno ai nervi che si trovano alla base delle dita dei piedi e che causa solitamente dolore, sensazioni anomale ed intorpidimento sopra o sotto la pianta del piede. Le persone maggiormente colpite dal Neuroma di Morton sono sicuramente le donne: infatti, indossare continuamente scarpe col tacco alto o molto strette facilita l’insorgenza della patologia.

 Gotta

La gotta è una malattia metabolica che deriva da un eccesso di acido urico nel corpo: i cristalli si accumulano nelle articolazioni dei piedi, causando forti dolori e gonfiori. Il principalmente interessato e colpito dalla gotta è l’alluce.   L’aumento dell’acido urico è solitamente dovuto a fattori dietetici (come una dieta ricca di purine, sostanze che verranno degradate in acido urico dall’organismo) o fattori ereditari. 

Borsite al piede

La borsite è l’infiammazione di una borsa, ovvero una sacca piena di liquido con la funzione di cuscinetto per separare le ossa tra di loro o dalle altre parti del corpo, come tendini o muscoli.

La borsite al piede si forma solitamente a causa dei continui stress meccanici che subisce il piede, come l’eccessivo attrito o pressione dovuti a scarpe e calzature inadatte o da alterazioni funzionali e o posturali.

Dito a martello

Le dita a martello rappresentano una deformità delle dita dei piedi, più in particolare del secondo, terzo o quarto dito, che si piegano su se stesse e sull’articolazione centrale, creando un aspetto simile ad un martello; sebbene possano essere causate dall’uso di scarpe inadatte, solitamente le dita a martello sono causate da uno squilibrio muscolare tra muscoli estensori e muscoli flessori delle dita.

Frattura al dito del piede

Una frattura al dito del piede può essere causata da traumi sia diretti che indiretti: solitamente il dolore si concentra nella parte dell’avampiede e la diagnosi viene effettuata tramite una lastra  radiografica.   Mentre le fratture minori possono richiedere solo immobilizzazione, riposo, ghiaccio e antidolorifici, le fratture più severe e gravi possono richiedere un intervento chirurgico.

Alluce rigido

L’ articolazione dell’alluce va spesso incontro a rigidità a causa dell’artrosi, i sintomi principali sono dolore e rigidità articolare che peggiora nel tempo. Il trattamento si basa solitamente su farmaci antidolorifici, chinesiterapia ed esercizi di stretching, ma nei casi più gravi ed invalidanti diventa necessario un intervento chirurgico.

Calli e Duroni

I calli sono delle micro lesioni della pelle che si formano sotto e sopra le dita dei piedi, mentre i duroni sono degli ispessimenti della pelle che si formano su un punto di maggior irritazione e pressione sul piede o sulla punta delle dita.

Tendinite al piede

La tendinite è un’infiammazione acuta a danno del tendine, la struttura che unisce il muscolo corrispondente all’osso. I tendini che regolano i movimenti del piede sono particolarmente lunghi, e spesso vanno incontro ad un’infiammazione della struttura che li circonda, provocando dolore al piede in molte posizioni diverse.  

 

Esercizi per gestire il dolore ai piedi

La riabilitazione funzionale e l’allenamento terapeutico rappresentano uno dei migliori rimedi per molte patologie del piede.

Purtroppo non esistono esercizi che vanno bene per tutti i tipi di disturbo, quindi è necessario fare un attenta diagnosi prima di iniziare un programma di esercizi. Se la causa del dolore ai piedi è la fascite plantare o l’infiammazione del tendine d’Achille, esistono semplici esercizi da poter fare autonomamente che permettono di allungare i muscoli dell’arcata plantare ed il tendine, alleviando così il fastidio e prevenendo lesioni future.

  • Sedersi e incrociare il piede dolente sopra il ginocchio della gamba opposta: afferrare la base delle dita dei piedi e tirarle indietro verso di te fino a sentire un allungamento dei muscoli della pianta del piede. Tenere premuto mantenendo la posizione per 15-20 secondi e ripetere per 3 volte.
  • Sedersi e appoggiare la pianta del piede sopra un oggetto rotondo ma sufficientemente rigido (ad esempio una pallina da tennis non troppo gonfia): far scivolare il piede in tutte le direzioni sopra la pallina per alcuni minuti, percependo una sensazione di rilassamento della muscolatura della pianta del piede, e ripetere questo esercizio almeno due volte al giorno.
  • Stretching del polpaccio in piedi: mettersi difronte ad un muro con le mani appoggiate sulla parete all’altezza delle spalle e posizionare un piede di fronte all’altro. Il piede anteriore dovrebbe trovarsi a circa 30 cm dalla parete, il posteriore subito dietro. Piegare il ginocchio anteriore mantenendo il ginocchio posteriore ben teso, in questo modo sentiremo l’allungamento dei muscoli del polpaccio della gamba posteriore. Mantenere la posizione per qualche secondo, ripeterlo per una decina di volte, poi cambiare gamba e eseguire lo stesso esercizio.
  • Da posizione seduta, mettere un asciugamano sul pavimento di fronte ai piedi: tenendo il tallone ben appoggiato a terra, raccogliere l’asciugamano usando esclusivamente le dita di entrambi i piedi. Ripetere 10-20 volte.
  • Sedersi sul pavimento ed allungare per quanto possibile una gamba: prendendo un asciugamano ed avvolgendolo attorno alle punte del piede, tirare con entrambe le mani i due capi dell’asciugamano mantenendo la gamba più dritta possibile, sentendo l’allungamento dei muscoli posteriori della gamba. Tenere tirato per 30 secondi, ripetendo 3 volte per ogni gamba e piede.

Un fisioterapista specializzato è in grado di suggerire l’allenamento terapeutico con gli esercizi più efficaci per coloro che presentano particolari problemi ai piedi. 

 

Calzature per chi ha dolore ai piedi

Indossare calzature idonee fa sicuramente la differenza per quasi tutti i problemi ai piedi. Scarpe col tacco alto o calzature che stringono i piedi in punta possono contribuire allo sviluppo di deformità come dita a martello e alluce valgo e di infiammazioni come borsiti e fasciti plantari.  

I piedi cambiano la loro conformazione anatomica con il passare dell’età, soprattutto in presenza di artrite. Per questo motivo, calzature adeguate contribuiscono a proteggere i piedi da lesioni, li sostiene, li mantiene caldi, asciutti e comodi, ed a stabilizzare la caviglia evitando che vada incontro a gonfiore eccessivo.  

Calzature in pelle sono generalmente le più comode in caso di problematiche a carico dei piedi, anche se molti materiali moderni offrono comunque un’ottima traspirabilità, flessibilità e comfort.

Le scarpe giuste sono quelle comode quando si provano per la prima volta, non è necessario comprarle più piccole con la speranza che possano allargarsi ed adattarsi al piede con il consumo.   Infine, come già detto, calzature con struttura ed interno in pelle aiutano sono più traspiranti rispetto alle scarpe fatte con materiali sintetici, isolando maggiormente i piedi ed evitando umidità ed infezioni fungine.

 

 

 

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 https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/dolore-ai-piedi/ 

 

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