Arriva la Primavera, e con l’Estate alle porte la voglia di scoprirsi, di aria, di sole, di mare o di montagna, diventa un bisogno incalzante…
Quelle fossette su gambe e glutei, però, sono davvero antipatiche, e allora…giù con creme, rimedi presentati come veri e propri miracoli, diete drastiche last minute ed attività fisica come se non ci fosse un domani!
Ma serve tutto questo?
Cosa, in realtà, porta il corpo a modificare a livello estetico, ed in particolare il corpo femminile?
Ovvero, come nasce la CELLULITE?
E quali sono i veri rimedi?
Come possiamo osservare nel disegno sopra, in un tessuto sano si distinguono 2 strati di grasso (tessuto adiposo), quello profondo e quello superficiale (o sottocutaneo), attraversato da bande di tessuto connettivo che mantengono intatta la struttura della pelle.
Quando c’è la cellulite queste bande si indeboliscono, e se oltre all’indebolimento del tessuto connettivo viene anche accumulato grasso, le colonnine di grasso spingono in superfice determinando la formazione di protrusioni, che per la presenza dei punti di ancoraggio danno il classico aspetto a buccia d’arancia o a materasso.
Ma perché succede tutto questo?
Quella che si verifica è una reazione a cascata che parte dalla produzione ormonale, in particolare estrogenica: la condizione necessaria per il suo instaurarsi, infatti, è proprio la presenza di estrogeni, ed è per questo che la cellulite è una prerogativa quasi esclusivamente femminile!
Azione degli estrogeni, accumulo di tessuto adiposo, alterazione del microcircolo per instaurata fragilità capillare: si viene così a modificare e ridurre la funzione metabolica e la struttura del tessuto stesso, dando origine al processo degenerativo.
Alla cellulite c’è una predisposizione differente (bassa, media, alta) in base ai morfotipi corporei, come possiamo osservare nel disegno riportato sotto. Non tutte le donne sviluppano cellulite con la stessa probabilità, negli stessi punti, e con lo stesso livello di “degenerazione” tissutale.
La presenza della cellulite determina alcune modifiche caratteristiche della zona interessata, che riguardano calore, temperatura, aspetto e dolorabilità al tatto per la presenza di infiammazione.
Un tessuto senza cellulite, infatti, presenta un colore uniforme e senza chiazze, una temperatura omogenea e simile al resto del corpo, un aspetto liscio, ed una plicabilità senza dolorabilità.
Il cambiamento di questi parametri, ed il loro grado di degenerazione, determina la divisione della cellulite in vari stadi, come descritto nella scala di Nurnberger-Mulle.
Ogni stadio va trattato in modo differente, e necessita sia di interventi specifici a livello nutrizionale e di integrazione, sia di un’attività fisica mirata, entrambi sicuramente strutturati da un professionista del settore. La fisioestetica, poi, ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, portando ad ottimi risultati in termini di rimodellamento corporeo.
Affronteremo più nel dettaglio questi eccezionali strumenti di cura e prevenzione di una delle patologie più diffuse e incresciose del mondo femminile.
Rimanete sintonizzati!
Dott.ssa Simona Piccoli – Biologa Nutrizionista
NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.
NOI TI AIUTIAMO A FARLA!