Nutrizione e fibromialgia
La fibromialgia o sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante, è una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità.
La reale eziologia è sconosciuta, ma è considerata una malattia reumatica; occupa infatti il 2°-3° posto tra le malattie reumatiche e rappresenta il 12-20% delle diagnosi formulate in ambito ambulatoriale.
La FIBROMIALGIA non presenta segni, ma piuttosto una serie di sintomi: i principali sono il dolore diffuso, la rigidità, l’affaticamento e l’astenia, i disturbi intestinali/urogenitali, i disturbi del sistema nervoso centrale e neurocognitivi ed il sonno non riposante.
La manifestazione dei sintomi può essere modulata dalle temperature e dalle condizioni atmosferiche: nelle giornate fredde, umide e piovose il dolore e la rigidità sono più intensi, mentre la maggior parte dei pazienti riferisce un effetto benefico del caldo.
Anche muoversi troppo, o troppo poco, può aggravare la sintomatologia, che migliora invece con una moderata attività fisica.
Infine, il ruolo dello stress, sia fisico che psichico, è ormai noto come fattore di peggioramento di tutto il quadro
L’ European League Against Rheumatism raccomanda, verso i pazienti con fibromialgia, un approccio graduale fatto di:
- educazione: il paziente deve conoscere approfonditamente la sua patologia, gli aspetti che la caratterizzano e tutti gli strumenti utili per poterla affrontare.
- trattamento non farmacologico;
- trattamento farmacologico
I trattamenti non farmacologici sono di grande importanza perché possono minimizzare la manifestazione dei sintomi e ritardare o prevenire il ricorso ai trattamenti farmacologici.
Cosa si intende per TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO?
IL trattamento non farmacologico prevede:
- ATTIVITA’ FISICA adeguata
- ALIMENTAZIONE controllata e supportata da eventuale integrazione
Secondo le indicazioni internazionali, il trattamento d’élite per la fibromialgia è rappresentato proprio da un’attività aerobica costante.
Camminare, nuotare, andare in bici, ballare, sono “farmaci” di documentata efficacia nella remissione dei sintomi, che hanno il potere di:
- rendere il muscolo meno vulnerabile;
- aumentare la resistenza allo sforzo;
- migliorare la percezione centrale del dolore;
- aumentare il rilascio di endorfine che inibiscono il dolore
- in particolare, gli studi hanno messo in risalto l’efficacia di attività aerobica in acqua calda.
QUAL E’, INVECE, IL RUOLO DELLA NUTRIZIONE?
La letteratura rileva che un’alta percentuale di pazienti fibromialgici sono in condizione di obesità/sovrappeso, condizione correlata con un aumento della sensibilità al dolore e della faticabilità, con un peggioramento del sonno e del tono dell’umore.
Da qui la necessità di AVERE UN PESO CORPOREO CORRETTO!
Nella Fibromialgia, però, un’altra cosa non funziona: IL MODO IN CUI NOI PERCEPIAMO IL DOLORE!
Ed il cibo ci può aiutare in questo?
Sì, perché alcune sostanze aumentano gli stimoli dolorosi, in particolare il GLUTAMMATO
Sarà utile, quindi, evitare fonti di glutammato nella dieta, che, come sappiamo, è usato per esaltare i sapori, per cui lo troviamo in molti prodotti e preparazioni culinarie:
-dado da brodo; carne; estratti di lievito; salse di soia; formaggi stagionati; additivi alimentari (spezie e aromi inseriti in salse, condimenti pronti, patatine, snack e quasi tutti i prodotti industriali).
Ci sono altri micronutrienti, poi, che contrastano l’azione del glutammato, in particolare MAGNESIO e ZINCO, per cui provvederemo ad aumentarne nella dieta le fonti alimentari:
-verdure verdi; legumi; cereali integrali; semi di zucca e di girasole, frutta secca come noci e mandorle, tuorlo d’uovo.
L’ASPARTATO ha funzioni simili al glutammato, pertanto meglio non dolcificare con ASPARTAME (lo troviamo nelle bevande “zero”, nei dolcificanti per il caffè, nella preparazione di dolci light)
E le ENDORFINE come le aumentiamo?
Praticando ATTIVITA’ FISICA e TECNICHE DI GESTIONE DELLO STRESS, curando le RELAZIONI, e prendendoci cura del nostro CUORE e del nostro SPIRITO…
Dott.ssa Simona Piccoli – Biologa Nutrizionista, Dietcoach
NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.
NOI TI AIUTIAMO A FARLA!