Ernia Cervicale

Ernia Cervicale

Il termine “ernia del disco” indica una condizione in cui, a seguito di importanti sollecitazioni il nucleo polposo fuoriesce dall’anulus fibroso.

Occorre distinguere la protrusione discale dall’ernia del disco :  la protrusione discale è una parziale fuoriuscita del disco dalla sua normale sede anatomica , l’ernia del disco è la fuoriuscita del nucleo polposo dall’anello fibroso.

I traumi cervicali costituiscono la principale causa di ernia cervicale; tra questi ricordiamo: aumento dei carichi sul rachide, colpo di frusta, inclinazione delle vertebre, indebolimento del disco causato dall’invecchiamento, artrosi cervicale.

Il sintomo principale dell’ernia cervicale è il dolore al collo (cervicalgia), che può irradiarsi lungo il braccio (brachialgia).

L’ernia cervicale è spesso molto dolorosa, tanto che il dolore può compromettere seriamente l’attività lavorativa del paziente che ne viene colpito: il soggetto, infatti, trova sollievo esclusivamente con il riposo, atteggiamento che, purtroppo, non sempre è corretto.

I segmenti cervicali più soggetti a sviluppare ernia discale sono i primi e gli ultimi, ossia C2-C3 e C5-C6 e C6-C7.

Uno dei motivi principali rientra nella posizione anatomo fisiologica di queste vertebre che trovandosi a confinare con segmenti rigidi come la cerniera C0-C1 e con il tratto dorsale, spesso si muovono più del dovuto, proprio per compensare al ridotto movimento dei distretti con cui confinano.

A questa condizione si associa anche una ridotta stabilità dal punto di vista muscolare e una diminuzione della mobilità dorsale che facilità l’instaurarsi di tale condizione.

La fisioterapia e la terapia manuale per l’ernia è ad oggi lo strumento migliore per trattare questa condizione. Il ciclo fisioterapico avrà l’obbiettivo di migliorare il movimento di tutta la colonna, la cui disfunzione è ritenuta una delle cause principali che hanno sviluppato l’ernia del disco.

Per saperne di più leggi l’articolo completo  :

https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/cervicale/ernia-del-disco-cervicale/

NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.

NOI TI AIUTIAMO A FARLA!

La Cervico-Brachialgia

La Cervico-Brachialgia

Cervicobrachialgia è il termine medico indicante una condizione responsabile di un dolore che si estende, tipicamente, dal tratto cervicale della colonna vertebrale (collo) fino alle estremità di uno (più comune) o entrambi (meno comune) gli arti superiori, passando per la cosiddetta cintura scapolare (o cingolo scapolare). Poiché in genere la cervicobrachialgia include, oltre al dolore, diversi altri sintomi, questa particolare condizione è detta anche sindrome cervico-brachiale. La cervicobrachialgia colpisce più frequentemente le persone che svolgono attività manuali in cui è prevista la ripetizione continua di certi gesti o movimenti. La cervicobrachialgia non è soltanto causa di dolore; infatti  è responsabile anche di: senso di rigidità, senso di intorpidimento, formicolio, debolezza muscolare e ridotto controllo dei muscoli. Una diagnosi accurata di cervicobrachialgia richiede: l’esame obiettivo, l’anamnesi e una serie di test strumentali, come per esempio la radiografia del torace, la risonanza magnetica nucleare della colonna vertebrale e l’elettromiografia. La terapia di base della cervicobrachialgia è di tipo conservativo e sintomatico. Quasi sempre si riesce a curare la cervicobrachialgia con un l’approccio conservativo e non invasivo della fisioterapia. Prima di effettuare qualsiasi tipo di manovra, il fisioterapista eseguirà un’attenta valutazione del caso in modo da poter stabilire il piano terapeutico più adatto per il paziente. Per saperne di più leggi l’articolo completo https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/cervicale/cervico-brachialgia/

NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.

NOI TI AIUTIAMO A FARLA!

Patologie dell’ATM

Patologie dell’ATM

La parola ATM è un acronimo e significa Articolazione Temporo Mandibolare, poiché mette in comunicazione l’osso temporale del cranio con la mandibola.

È un’articolazione molto superficiale e per questo motivo facilmente palpabile, basta mettere le dita ai lati del volto in prossimità dell’orecchio, e poi aprire e chiudere la bocca.

L’articolazione temporo-mandibolare è tra le più complesse articolazioni del corpo: si apre e si chiude come una cerniera scivolando in avanti, indietro e lateralmente. Durante la masticazione è in grado di sopportare un’enorme pressione, a seconda della posizione e dello stato dei denti inferiori e superiori, che agiscono un po’ come un fermaporta per le articolazioni quando si chiudono. L’articolazione temporo-mandibolare racchiude una speciale cartilagine, detta disco. Il disco impedisce ai due capi articolari del cranio e della mascella di sfregare l’uno contro l’altro.

I disturbi temporo-mandibolari, denominati disturbi dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare, sono più frequenti nelle donne appena al di sopra dei 20 anni e in età compresa tra i 40 e i 50 anni.    I disturbi temporo-mandibolari sono caratterizzati da problemi delle articolazioni, dei muscoli e delle fasce di tessuto fibroso che li collegano (fascia).

I sintomi possono essere cefalea e indolenzimento dei muscoli masticatori oppure scatto sonoro delle articolazioni della mascella.

La causa del disturbo temporo-mandibolare è rappresentata dall’associazione di tensione muscolare e problemi anatomici delle articolazioni. A volte possono avere una componente psicologica. Il fatto di serrare e digrignare i denti (bruxismo), disturbi a livello di tutto il corpo (quali osteopenia o disturbi ossei genetici), infezioni, lesioni, disallineamento dei denti, denti mancanti e perfino la costante masticazione di gomme possono causare i sintomi. Le cause specifiche comprendono dolore e tensione muscolare, incoordinazione condilo-discale dell’articolazione temporo-mandibolare, artrite, anchilosi e ipermobilità.

Per saperne di più leggi l’articolo completo  https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/testa/patologie-delatm/ 

 

NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.

NOI TI AIUTIAMO A FARLA!

FISIOTERAPIA ITALIA, l’intervista.

FISIOTERAPIA ITALIA, l’intervista.

Cosa è per te la fisioterapia?

La Fisioterapia, la Riabilitazione, la Terapia Manuale sono una parte, ormai, della mia personalità!
Una professione dall’alto contenuto umano e sociale che può aiutare le persone in periodi specifici dello loro vita.
Potrei descrivere il mondo della Fisioterapia, ancora, come un “farmaco naturale senza controindicazioni”!

Quali sono le tue più grandi soddisfazioni professionali?

staff fisioterapia nutrizioneLe soddisfazioni arrivano ogni volta che il paziente compie insieme con me un programma di trattamento precedentemente concordato, fa “esperienza” di una Fisioterapia e Riabilitazione DiversaMente, magari, da quanto fatto altrove, risolve il suo problema o trova indicazioni e soluzioni che gli danno un nuovo Benessere.
Poi magari ne parla e manda altre persone che quando arrivano dicono “…so che sei/siete molto bravi e spero possiate aiutare anche me!”

Quali sono le tue principali specializzazioni?

La Terapia Manuale sicuramente.
All’interno di questo contenitore c’è tutto il bagaglio formativo/esperenziale pluriennale accumulato, a partire dalla formazione Universitaria alla Sapienza di Roma fino ad ogni corso fatto e tanti ancora ce ne sono in programmazione, per assicurare alle persone assistite sempre il massimo possibile.
In particolare amo sempre menzionare il mio percorso specifico in Terapia Manuale, cioè il “concetto Maitland”, frequentato presso l’IMTA.
Segnalo anche la mia specializzazione presso la scuola “Cure&Care Coaching Scool” (BASI, PRACTITIONER e MASTER PRACTITIONER OF NLP FOR HEALTH), PNL per professionisti sanitari, per acquisire ed accrescere tutti gli strumenti di una comunicazione efficace con i pazienti.

Su quali nuovi servizi stai/state lavorando?

Il nuovo centro “DiversaMente Benessere”, inaugurato ad Aprile scorso, offre il servizio di Fisioterapia e Riabilitazione, il servizio di Nutrizione e Coaching Nutrizionale, il servizio di fisio-palestra, ognuno con già tante proposte terapeutiche. In cantiere nuovi e vari progetti legati al coinvolgimento anche di altri professionisti sanitari (medici, fisioterapisti, osteopati, psicologi), ognuno con una specializzazione tale da offrire la massima professionalità.
Personalmente sto lavorando e formandomi alla “Clinica del Mal di Testa”, per offrire soluzioni e rimedi efficaci ad ogni forma di emicrania e cefalee.

Perché hai scelto di entrare a far parte del network Fisioterapia Italia?

Per me è stato quasi il naturale “approdo e conclusione” di un percorso che professionalmente mi ha rivoluzionato ed arricchito, grazie a persone e colleghi straordinari, parlo di Luca Luciani, Patrizia Luzi, Daniel Vittori e Giuliano Mari.
Entrare a far parte del network dei migliori centri di fisioterapia è stato un obiettivo importante.
Da una parte questa appartenenza è la conclusione di un pezzo di vita professionale ed umana, e dall’altro è l’inizio di un nuovo percorso che già fa intravedere nuovi obiettivi e risultati.

Di cosa possono essere sicuri i pazienti venendo nel tuo/vostro centro?

Innanzitutto di essere accolti in una struttura di cui ogni particolare (luci, suoni, odori, confort, design…) è stato studiato per garantire il piacere ed il benessere durante la loro “esperienza di trattamento”; ma soprattutto di essere presi in carico da professionisti sanitari che hanno l’obiettivo di perseguire con e per i pazienti il loro maggiore ed auspicabile stato di benessere psico-fisico.

Altro “punto di forza” della vostra struttura?

fisioterapia celenza sul trigno

…penso alla sua location, ed al panorama mozzafiato sulla valle del Trigno, che si può godere dalla palestra mentre si pratica la riabilitazione, il fitness.
Penso al suo terrazzo dove poter praticare specifiche forme di Fitness, e dove sembra di essere “sospesi” tra il cielo e la valle…

NON E' SOLO QUELLO CHE FAI, MA CIO' CHE PENSI DI FARE CHE FA LA DIFFERENZA.

NOI TI AIUTIAMO A FARLA!